Come aprire un asilo nido: tutto quello che devi sapere

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Come aprire un asilo nido? Realizzare una struttura specializzata nell’educazione e assistenza d’infanzia è una delle opzioni che tutte le persone interessate a lavorare con i bambini e in possesso di un titolo di studio attinente con l’attività possono valutare.

Come aprire un asilo nido: il punto di partenza

Un asilo nido che rispetti tutti i requisiti di legge è una vera e propria impresa di servizi per l’infanzia: ecco perché chiunque intenda aprire un’attività del genere deve prima valutare attentamente se:

  • intende davvero mettersi in proprio ed aprire un’attività d’impresa;
  • se la sua impresa ha un mercato ed una sostenibilità: serve quindi un business plan accurato;
  • se possiede i requisiti professionali necessari;
  • se ha la dotazione finanziaria per avviare l’impresa.

Come aprire una asilo nido: dall’idea all’avvio dell’attività

Abbiamo dunque visto che se intendiamo aprire un’attività d’impresa di servizi per l’infanzia, dobbiamo possedere requisiti e dotazione finanziaria per farlo, dobbiamo realizzare un business plan. Ora passiamo agli aspetti burocratici necessari per passare dall’idea all’avvio dell’attività.

La creazione di asili nido, anche quelli costituiti all’interno di strutture private come ad esempio gli asili nido aziendali, è disciplinata dall’articolo 70 della Legge 448 del 2001. La Legge stabilisce i criteri di idoneità delle strutture per quanto riguarda le condizioni igieniche, i regolamenti dei locali e le attività ludiche e didattiche ammesse. Per quanto non previsto dalla normativa nazionale, intervengono regolamenti regionali e comunali.

Come potete vedere gli aspetti burocratici da affrontare non sono pochi: conviene affidarsi a persone esperte o a consulenti specializzati nella realizzazione di asili nido e strutture per l’infanzia.

Come aprire un asilo nido: le varie opzioni

Ecco le varie opzioni possibili per chi vuole aprire un’attività di asilo nido:

  • aprire un asilo nido privato in forma d’azienda: in questo caso occorre costituire una società, avere una dotazione finanziaria per avviarla, completare le pratiche autorizzative necessarie.
  • aprire un asilo nido in franchising, appoggiandosi a realtà già consolidate in questo settore. Anche in questo caso occorre costituire una società, ma potrebbero esserci vantaggi e agevolazioni logistiche e finanziarie per il suo avvio, per via dell’affiliazione ad un network esistente.
  • aprire un asilo nido aziendale: in questo caso è possibile costituire una società o pensare di appoggiarsi direttamente all’azienda che dovrebbe ospitare la struttura. Per la costituzione degli asili nido nei luoghi di lavoro l’articolo 91 della legge 289 del 27 dicembre 2002, prevede la concessione di finanziamenti a tasso agevolato.
  • aprire un asilo nido in casa: in questo caso non è nemmeno necessario costituire un’impresa ma è sufficiente essere in possesso del titolo di educatrice/educatore d’infanzia ed aver aperto la relativa posizione Inps.

Per ognuna di queste tipologie, Lavoro e Carriere pubblicherà alcune schede esplicative.

Come aprire un asilo nido: requisiti del personale

Per l’apertura di un asilo nido privato è indispensabile che gli educatori, cioè coloro che lavorano a contatto con i bambini, possiedano una delle seguenti qualifiche professionali o titoli di studio:

  • maturità liceo socio-psico-pedagogico;
  • diploma di dirigente di comunità infantile;
  • diploma di maestra di asilo;
  • diploma di operatore dei servizi sociali;
  • diploma di assistente di comunità infantile
  • diploma di maturità magistrale;
  • diploma di tecnico dei servizi sociali;
  • master per la formazione della prima infanzia;
  • laurea in pedagogia.

Il titolare dell’asilo nido può anche non possedere uno di questi titoli di studio, ma dovrà assumere come educatore o direttore una persona che ne è in possesso.

Come aprire un asilo nido: requisiti tecnici e operativi

Questi invece i requisiti tecnici che deve possedere un asilo nido.

  • deve poter ospitare da un minimo di 19 a un massimo di 50 bambini, per alcuni casi particolari da 6 a  18 bambini;
  • deve avere spazi conformi agli standard previsti dalla normativa regionale di riferimento;
  • deve prevedere minimo 42 settimane di apertura in un anno, minimo 5 giorni la settimana;
  • deve prevedere da un minimo di 6 a un massimo di 11 ore di apertura in un giorno;
  • deve avere minimo 6 mq interni per bambino ospitato;
  • la parte esterna deve avere superficie non inferiore allo spazio riservato ai bambini all’interno dei locali;
  • i servizi igienici e i locali per il cambio dei bambini non possono essere inferiori a otto metri quadri.

Autore

Redazione

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