Un curriculum efficace non è soltanto un elenco puntato di dati: è una combinazione equilibrata tra contenuti ben scritti e un aspetto accattivante. Scegliere bene colori, font e layout è pertanto parte integrante della strategia da applicare per attrarre l’attenzione dei recruiter e superare la selezione.
Come farsi notare nel mercato del lavoro globale
Il mondo del lavoro è sempre più aperto, globale, pieno di opportunità. Ma è anche in evoluzione continua e altamente competitivo. Per far emergere la propria tra migliaia di candidature bisogna, come si dice, ‘stare sul pezzo’: continuare a formarsi, rimanere aggiornati, informarsi sui trend più recenti, e soprattutto usare gli strumenti giusti.
Il colore è così importante?
La risposta è sì, senza dubbio. Che il colore influenzi i nostri stati d’animo e che, proprio per questo, sia un elemento fondamentale della comunicazione non è del resto una novità. Ma come applicare questa consapevolezza alla creazione di un curriculum?
Prima di tutto, bisogna tenere presente che ogni ambito professionale ha le proprie consuetudini e preferenze: esiste una sorta di galateo cromatico che è bene rispettare.
Differenze professionali e… cromatiche
L’ambito corporate, dal finanziario all’amministrativo, e in generale i settori più tradizionali, dal mondo delle professioni sanitarie a quello giuridico, prediligono un approccio serio e formale. Bianco e nero sono quindi la scelta di base obbligata, a cui affiancare colori classici come il grigio e il blu scuro.
In ambito tech e IT, che comprende l’amplissimo bacino del digitale e delle nuove tecnologie, sono ammesse tinte più vivaci, come il verde e l’arancione, che conferiscono al CV una nota di originalità e dinamismo.
Nei settori creativi è invece lecito usare una palette più ampia, in grado di dimostrare senso estetico, competenze grafiche nonché la capacità di parlare specificatamente al proprio target.
Come conciliare design e funzionalità
Ciò detto, il curriculum vitae deve presentare tutte le informazioni utili alla valutazione in modo chiaro e funzionale: i recruiter hanno pochissimo tempo per leggere un CV (parliamo di una manciata di secondi) e devono trovare subito ciò che serve.
A questo scopo, il compito del candidato è organizzare il documento in modo logico e ordinato. Un CV esteticamente perfetto ma organizzato male è ben poco efficace, no?
Ecco come procedere:
- scegliere un paio di colori di colori principali, adeguati al settore di riferimento;
- organizzare la pagina in comparti distinti, per suddividere le informazioni nelle sezioni standard: dati di contatto, profilo, formazione, esperienza lavorativa e competenze;
- scegliere font ad alta leggibilità, come Times e Arial;
- suddividere il testo in modo ordinato e omogeneo, distribuendo con accuratezza spazi, titoletti ed eventuali parole chiave in corsivo o in grassetto.
In sostanza, le scelte cromatiche devono intrecciarsi all’impaginazione in modo armonico, affinché il curriculum sia piacevole allo sguardo e funzionale alla lettura.
Gli errori da evitare nel curriculum
Fatto il punto sulle buone pratiche, vediamo quali sono gli errori da non commettere:
- evitare tinte troppo accese, come il rosso e il giallo, colori fluo, che possono distrarre e compromettere la leggibilità del testo, combinazioni di colori con contrasti eccessivi;
- attenzione alle dimensioni dei font: in linea di massima sono raccomandati tra i 10 e i 12 punti per il testo normale, aggiungendone uno o due per i titoletti;
- non esagerare con loghi, grafici e tabelle: per quanto possano essere utili, o dare un bel colpo d’occhio, occorre ricordare che non piacciono agli ATS, e cioè ai software ai quali in genere è affidata la prima scansione del CV. Se il curriculum non è ATS-friendly, rischia di essere scartato prima di arrivare al recruiter!
Scegliere gli strumenti giusti
Ultimo caveat, ma non per importanza: chi non ha dimestichezza con l’impaginazione e la grafica non si scoraggi. Per creare un CV accattivante e al contempo professionale esistono oggi tool di grande efficacia, semplicissimi da usare e in grado di garantire risultati perfetti. Come i modelli preimpostati di Jobseeker, che non a caso è leader globale di settore, con milioni di iscritti in tutto il mondo.
Con il giusto equilibrio tra creatività e leggibilità, estro e ordine, e scegliendo gli strumenti adatti ad agevolare il compito, chiunque può trasformare il proprio CV in un biglietto da visita che fa il suo dovere: bello da vedere, scorrevole da leggere, tra i primi della lista per il colloquio.