Gli italiani del Nord Est sognano di lavorare in Loacker e illycaffè. Sono queste le aziende vincitrici del Regional Randstad Award Nord Est 2016, il riconoscimento assegnato questa sera presso Villa Da Ponte, a Cadoneghe (PD) da Randstad, secondo player al mondo nei servizi per le risorse umane, sulla base della più importante indagine indipendente di employer branding.
La ricerca ha misurato il livello di attrattività percepita delle aziende del Nord Est da parte dei potenziali dipendenti, ovvero quanto e per quali fattori sono capaci di “attirare l’attenzione” di chi cerca lavoro o vuole cambiarlo. Lo studio è stato condotto fra aprile e maggio 2016 intervistando 4.000 persone, fra studenti, lavoratori e disoccupati, di età compresa fra 18 e 65 anni, suddivisi per genere, fasce di età e livello di istruzione, analizzando 100 imprese con un numero di dipendenti compreso fra 200 e 999, attive in otto settori merceologici.
Il Regional Randstad Award Nord Est, giunto alla sua seconda edizione, è una ricerca indipendente (nessuna azienda può iscriversi o pagare per partecipare) che considera la percezione dell’opinione pubblica rispetto alla capacità di employer branding delle imprese. Uno spin off dell’indagine globale commissionata da Randstad in 25 Paesi, che coinvolge complessivamente oltre 200.000 persone. L’obiettivo del premio è indagare quali sono i criteri che guidano le scelte degli italiani quando valutano l’azienda per cui lavorare, ma anche capire in che modo le aziende agiscono per attirare e valorizzare i talenti e quanto sono efficaci.
“In un momento in cui il Paese esporta molti talenti all’estero ma incontra difficoltà ad acquisirli e trattenerli, l’investimento delle aziende in employer branding diventa sempre più un elemento chiave per restare competitivi sul mercato – afferma Marco Ceresa, Amministratore Delegato di Randstad Italia -. L’immagine che l’azienda si costruisce incide sulla capacità di attirare e trattenere risorse: conoscere la percezione dell’opinione pubblica consente ai datori di lavoro di migliorare le proprie strategie di gestione delle risorse umane”.
Dai risultati dell’indagine emerge che Loacker è l’azienda più attrattiva del Nord Est per i potenziali dipendenti, con il 74,9% delle preferenze fra gli intervistati. Segue illycaffè, scelta dal 73,7% del campione. Le due aziende hanno bissato il risultato della scorsa edizione, confermando la loro forte capacità di attrazione. Riguardo i singoli fattori di attrattività indagati dallo studio, Loacker si colloca al primo posto per solidità finanziaria, sicurezza del posto di lavoro, contenuto di lavoro interessante, atmosfera di lavoro piacevole, work-life balance e responsabilità sociale d’impresa, mentre illy primeggia per retribuzioni e benefit, formazione, opportunità di carriera e forte gruppo manageriale.
“Vincere questo rinomato premio per ben due anni consecutivi ci riempie di orgoglio – commenta Ulrich Zuenelli, Presidente del consiglio di amministrazione di Loacker – ed è per noi un’ulteriore conferma che i nostri valori, tramandati di generazione in generazione, continuano ad avere un’importanza fondamentale anche per i giovani che si affacciano oggi al mondo del lavoro. Loacker è un’azienda familiare alla terza generazione, in forte espansione internazionale in più di 100 paesi. Nonostante ciò, l’azienda ha conservato il suo carattere familiare e, oggi come allora, si lascia ispirare dagli stessi valori: relazioni eque, responsabilità nei confronti del contesto in cui opera, rispetto dell’ambiente, massima qualità dei prodotti, utilizzo oculato delle risorse, autonomia decisionale e indipendenza operativa sono convinzioni irrinunciabili. Questi valori sono alla base di una mission e vision condivisa e vissuta a tutti i livelli aziendali. Loacker si impegna a creare un ambiente in cui i dipendenti possano realizzarsi e crescere professionalmente e anche personalmente, trovare un senso di realizzazione ed assumersi responsabilità funzionali. Motivo di orgoglio per noi non è solo un ambiente lavorativo piacevole e sicuro, bensì anche le mansioni interessanti e und buon work-life balance, criteri molto apprezzati dai nostri dipendenti e premiati dalla ricerca”.
“Illycaffè pone sempre una grande attenzione nei confronti delle persone con una relazione basata su trasparenza, lealtà e fiducia. Sono questi infatti gli ingredienti fondamentali per la crescita e lo sviluppo personale e professionale dei nostri collaboratori, ai quali l’azienda offre continue opportunità di autorealizzazione e sviluppo di competenze – afferma Luca Tiepolo, direttore HR illycaffè – La filosofia illy è incentrata sul lavoro di squadra, che valorizza le capacità, l’imprenditorialità e la creatività individuale e che unisce tutti i collaboratori nella realizzazione del sogno comune di offrire il migliore caffè al mondo”.
La scelta del datore di lavoro
Nel Nord Est, i settori merceologici più ambiti dai potenziali dipendenti italiani sono quello dell’abbigliamento e degli accessori, indicato dal 61,8% del campione, l’alimentare, che ha raccolto il 61% delle preferenze, e l’arredamento, scelto dal 54% dei potenziali lavoratori.
I principali fattori considerati dai potenziali dipendenti per valutare un’azienda e un posto di lavoro sono retribuzione & benefit e atmosfera piacevole del posto di lavoro, indicati da oltre metà del campione (54%), seguiti da sicurezza del posto di lavoro (51%), solidità finanziaria (45%) e work-life balance (43%).
Flessibilità lavorativa
La ricerca del Regional Randstad Award inoltre ha approfondito il tema della flessibilità del posto di lavoro e dello smart working tra i lavoratori del Nord Est. Quasi metà dei lavoratori (il 49%) preferirebbe lavorare con un orario diverso ogni giorno, il 15% più ore al giorno per meno giorni alla settimana e l’8% vorrebbe lavorare più giorni una data settimana e meno giorni quella successiva, soltanto il 27% degli intervistati resta affezionato alla settimana di lavoro standard.
Per quanto riguarda lo smart working, invece, il 42% del campione preferirebbe lavorare a distanza occasionalmente, il 20% lavorerebbe a distanza un numero fisso di giorni alla settimana, mentre il 9% vorrebbe addirittura lavorare sempre a distanza. Solo il 27% preferirebbe restare in ufficio.
Circa metà degli intervistati (il 48%) è soddisfatta del proprio attuale orario di lavoro, mentre il 42% è disposto a lavorare di più a fronte di una retribuzione maggiore. Solo l’1% accetterebbe di lavorare di più senza ricevere un aumento, mentre il 9% accetterebbe una riduzione dello stipendio, se accompagnata da una riduzione dell’orario di lavoro.
La prospettiva di un aumento o di una riduzione della retribuzione si conferma in cima ai pensieri: un maggiore stipendio (84%) è il principale motivo che spinge a lavorare di più, seguito a distanza dalle opportunità di carriera (38%), di sviluppo personale (25%) e maggiore influenza all’interno dell’ambiente di lavoro (15%). Solo una piccola parte aumenterebbe le ore di lavoro per migliorare la propria autostima (9%) e per fuggire dalla routine domestica (3%).
Invece, le principali motivazioni per diminuire l’orario di lavoro sono il bisogno di ridurre le stress e di avere più tempo a disposizione per dedicarsi alle proprie passioni o alla famiglia. Nel dettaglio, il 70% dei lavoratori lo farebbe per una vita più sana e meno stressante, il 67% per avere più tempo libero in generale. Segue un 47% che sfrutterebbe un minore impegno lavorativo per dedicarsi allo sport e coltivare un hobby, un 44% che lavorerebbe di meno per passare più tempo con i figli.