Concorso magistratura 2015: 340 posti, dettagli bando e candidature

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concorso magistratura 2015Il Ministero di Grazia e Giustizia ha indetto il concorso 2015 per l’accesso in magistratura come magistrato ordinario: i posti disponibili sono 340 e la scadenza per la domanda di partecipazione è fissata al 22 dicembre 2014.

Sono ben 340 i posti di magistrato ordinario messi a disposizione dal nuovo concorso 2015 indetto dal Dipartimento dell’organizzazione Giudiziaria del Personale e dei Servizi del Ministero della Giustizia per entrare in magistratura come magistrato ordinario.
Possono partecipare numerose categorie di candidati, dal laureato in giurisprudenza che ha conseguito l’abilitazione professionale ai magistrati onorari, dal dipendente pubblico ai professori universitari di giurisprudenza. Ma vediamo in dettaglio cosa prevede il bando concorso. Le candidature devono essere presentate entro il 22 dicembre 2014.

Chi può partecipare
Per essere ammessi al concorso, oltre ai normali requisiti richiesti per l’assunzione nel pubblico impiego (vale a dire cittadinanza italiana, godimento dei diritti politici, condotta incensurabile, idoneità fisica all’impiego, posizione regolare nei confronti del servizio di leva) occorre innanzitutto non essere stati dichiarati per tre volte non idonei ad un concorso per la stessa posizione (magistrato ordinario) e poi non essere incorsi in sanzioni disciplinari.

Queste le categorie di candidati ammesse:
magistrati amministrativi e contabili;
procuratori dello Stato;
dipendenti dello stato con qualifica dirigenziale o appartenenti ad una delle posizioni dell’area C prevista dal vigente Contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto Ministeri, con almeno 5 anni di anzianità nella qualifica, assunti a seguito di concorso per il quale era richiesto il diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea (corso di 4 anni);
appartenenti al personale universitario di ruolo docente di materie giuridiche in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza;

dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla ex area direttiva, della pubblica amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, assunti a con concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea (corso di 4 anni), con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica o nella carriera;
• avvocati iscritti all’albo che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
• persone che hanno svolto le funzioni di magistrato onorario (giudice di pace, giudice onorario di tribunale, vice procuratore onorario, giudice onorario aggregato) per almeno sei anni senza demerito, senza essere stati revocati e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;

laureati in possesso di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso di 4 anni e del diploma conseguito presso le scuole di specializzazione per le professioni legali previste dall’art. 16 del D.lgs. 17 novembre 1997, n. 398, e successive modifiche;
laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza, al termine di un corso di 4 anni salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito il dottorato di ricerca in materie giuridiche;
laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso di 4 anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito il diploma di specializzazione in una disciplina giuridica, al termine di un corso di studi della durata non inferiore a due anni presso le scuole di specializzazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162.

Per ulteriori informazioni consultare il sito del Ministero della Giustizia.

Autore

Redazione

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