Il turismo crea occupazione: i dati dell’osservatorio Ebtl

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Il Turismo crea occupazione. A dimostrarlo non solo i 200 posti di lavoro messi in campo da più di 20 aziende presenti oggi a Roma alla seconda edizione del Career Day Turismo, ma anche i dati dell’Osservatorio dell’Ente Bilaterale del Lazio snocciolati dal presidente dell’Ebtl, Giancarlo Mulas, alla conferenza stampa che inaugura l’evento a Porta Futuro.

“L’odierna iniziativa rivolta ai giovani vuole essere una testimonianza di ottimismo, persino doverosa per chi fa impresa – sottolinea Mulas precisando – Stando ai dati 2015 dell’Osservatorio Ebtl, a Roma e provincia sarebbero 75.159 gli occupati complessivi negli alberghi, agenzie di viaggio e ristorazione, di cui 69 mila quelli stabili. Una cifra, quest’ultima, cresciuta dell’1,11%, rispetto al 2014, a causa della contrazione di 2-2,5 punti registrata in parte della ricettività extralberghiera e nelle agenzie di viaggio. Quasi 2 punti in più si registrano invece per i lavoratori extra”.

Comparazione dati Osservatorio EBTL con quelli ISTAT (Eurostat) ed UNWTO (World Tourism Barometer)

Stando ai dati Istat il movimento turistico in Italia ha registrato nel 2015 109,4 milioni di arrivi (+2,6% sul 2014) e 384,6 milioni di presenze (+1,9% sul 2014) l’OSSERVATORIO EBTL (metodo campionario: il 20% circa delle strutture ricettive classificate per legge) nel 2015 ha rilevato nelle strutture alberghiere di Roma Capitale, 14 milioni di arrivi (+4,23% sul 2014) e 34 milioni di presenze (+3,62% sul 2014). Gli arrivi e le presenze incidono dunque sui dati nazionali (Istat) rispettivamente per il 12,8% (109,4 milioni) e per l’8,84% (384,6 milioni). Interessante la comparazione dei ritmi di crescita degli Arrivi nel 2015 fra Europa (+5%, stando al World Tourism Barometer), Italia (+ 2,6% stando all’Istat) e Roma (+4,23% per l’Osservatorio Ebtl).

Per il 2016 UNWTO prevede una crescita mondiale degli Arrivi stimata in +4% mentre al 2030 verranno raggiunti 1,8 miliardi di Arrivi. Cosa succede a Roma nei primi 3 mesi del 2016? La risposta è articolata perché nel mese di marzo ha inciso l’esito negativo dell’andamento relativo al periodo pasquale (-0,91% gli arrivi e -1,21% le presenze rispetto alla Pasqua 2015). Tuttavia negli alberghi tale contrazione risulta più marcata: -2,54% negli arrivi e -2,41% nelle presenze.

Il primo trimestre del 2016 segna la caduta della domanda interna (italiani) ma un positivo movimento degli stranieri per un saldo complessivo che non arriva al +1% (+0,54% negli arrivi e +0,28% nelle presenze), mentre il saldo del 2015 era del +4,06% di arrivi e +3,51% di presenze rispetto al trimestre 2014.
Insomma, nel primo trimestre 2016 rispetto a quello del 2015, perdiamo 3,52 punti negli arrivi e 3,23 punti nelle presenze.

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Redazione

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